Newsletter n°1

La recente indagine ISTAT ci porta a riflettere sul peso degli stereotipi di genere e sull’accettabilità sociale della violenza. Ci porta soprattutto ad immaginare una strategia di intervento più ampia che non si limiti a rafforzare la protezione delle vittime e a punire gli autori, ma agisca soprattutto sulla prevenzione. L’indagine condotta dall’ISTAT sulla tematica evidenzia come sia ancora troppo elevato il livello di accettabilità della violenza nei confronti delle donne nel nostro Paese. Come sorprendentemente emerge dai dati pubblicati esistono “sacche di stereotipi”, specialmente in alcune Regioni del Sud, dove si ritiene che se una donna è vittima di violenza ne sia ancora in parte responsabile.

Esiste una quota ancora molto rilevante di persone (sia uomini che donne) che si esprime molto d’accordo con l’opinione secondo cui una “donna che non vuole un rapporto sessuale, riesce ad evitarlo” (39,3%) e, anche se in percentuale minore, una “donna può provocare la violenza sessuale con il suo modo di vestire” (quasi 1 cittadino su 4). Inoltre il 15% pensa che una donna che subisce violenza sessuale quando è ubriaca o sotto l’effetto di droghe sia almeno in parte responsabile.

Del resto questa indagine conferma quanto già i dati di Eurobarometro hanno evidenziato nel 2017, dati che ponevano l’Italia tra i 9 Paesi dove il Gender Stereotype Index  è il più elevato d’Europa.

Esiste dunque una forte criticità in ordine all’abbattimento degli stereotipi di genere che di fatto costituiscono il principale ostacolo all’eliminazione della violenza maschile contro le donne.

Telefono Rosa, per via della sua esperienza pluridecennale nell’assistenza e nel soccorso alle donne vittime di violenza, consapevole di ciò, ha elaborato il progetto, dal titolo UP&UP, UP&UP UPscaling trainers and educators’ competencies on gender based violence to UPscaling awareness among young people against violence, che mira ad abbattere gli stereotipi sessisti, per prevenire e contrastare la violenza maschile contro le donne.

Per intervenire sulla decostruzione degli stereotipi di genere, a livello europeo, Telefono Rosa ha coinvolto nella partnership, da lei guidata diverse apprezzabili ONG europee: S-COM ( BELGIO ), INCOMA ( SPAGNA ) , FILIA ( ROMANIA ), ECQ ( BULGARIA), Union of Women Association of Heraklion ( GRECIA) e le ASSOCIAZIONI del TELEFONO ROSA di BRONTE e TORINO (Italia).

Il progetto è stato valutato positivamente dalla Commissione europea e considerato meritevole di finanziamento nell’ambito del Programma Erasmus Plus. azione dedicata alla cooperazione e trasferimento delle buone prassi nel mondo educativo e formativo.

Il progetto che si compone di due fasi, la prima volta all’analisi e destrutturazione degli stereotipi di genere e la seconda allo sviluppo di un modello formativo per docenti ed educatori, avrà la durata di 36 mesi, iniziati a decorrere dal mese di settembre u.s.

Il 13 novembre u.s. si è tenuto a Bruxelles il kick-off meeting di progetto alla presenza dei suoi partner.

Il 14 novembre u.s., invece, si è svolto, presso il Parlamento europeo, l’evento di lancio del progetto. La rilevanza dell’idea ha catturato l’attenzione di prestigiosi referenti istituzionali che hanno partecipato al primo evento moltiplicatore di UP&UP. Sono intervenuti infatti David Maria Sassoli – Presidente del Parlamento Europeo, Elena Bonetti – Ministro Italiano delle Pari Opportunità, Françoise Goffinet – Istituto Federale Belga per l’Uguaglianza tra gli uomini e le donne, Pina Picierno – Deputato Europeo membro della Commissione FEMM: Diritti della Donna e Uguaglianza di Genere, Massimiliano Smeriglio – Deputato Europeo membro della Commissione CULT:  Cultura ed Istruzione, Roberto Carlini – Direttore dell’Agenzia Esecutiva EACEA (Educazione, Audiovisivo e Cultura ) della Commissione Europea.

Durante l’evento, curato dall’Associazione Nazionale Volontarie del Telefono Rosa Onlus e moderato dalla sua presidente – Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, dopo la sintetica presentazione della struttura del progetto, sono intervenuti gli esperti di ciascuna ONG partner, che hanno fornito dati e punti di vista in ordine al fenomeno della violenza di genere nella loro nazione e riferito osservazioni su collegamento e pertinenza tra stereotipi di genere e violenza maschile contro le donne.

I partner di progetto, non appena saranno definiti i questionari predisposti per la rilevazione degli stereotipi di genere, provvederanno a somministrarli a giovani studenti, docenti e genitori, per poi procedere all’accurata analisi dei risultati.

Potrai seguire, passo passo, la realizzazione delle attività sul sito https://www.upanduperasmus.eu/. Tanto il progetto quanto il suo evento moltiplicatore potrà effettivamente accrescere i propri risultati anche grazie al tuo necessario coinvolgimento.

Trasnational meeting – 13.11.2019

Galleria Multiplier event 14.11.2019